Parliamo della SEO
Il fenomeno è sotto gli occhi di tutti: sono sempre più numerosi i fornitori di beni e/o servizi che puntano a valorizzare la propria immagine sul web.
E’ proprio a motivo di questo fermento che l’indice di concorrenza arriva spesso alle stelle: troppi i competitors, troppi coloro che, con affanno, corrono dietro le più ambiziose parole chiave ricercate dagli utenti … e le visite, in tutto questo, si vedono spartite e parcellizzate, sino a lasciare, a molti, solo le briciole.
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Ed ecco allora veder aumentati tutti i tentativi di migliorare la propria posizione sui motori di ricerca: questa è la ragione per la quale l’ottimizzazione in chiave SEO di un sito web si rende oggi tanto ricercata ed apprezzata. Infarcire i contenuti di testo del proprio sito di parole chiave non basta e non basta neppure ricorrere a qualche astuta strategia di marketing dai dubbi -per non dire deleteri- risultati.
C’è bisogno di qualcosa di diverso.
L’aumento della complessità e competitività della SEO
La vita dei professionisti in rete non è affatto semplice: le difficoltà con le quali hanno imparato a convivere nel mettere a punto degli interventi SEO rappresenta la naturale conseguenza dei sempre più continui e affannosi cambiamenti che hanno interessato Google negli ultimi anni.
Prima, ammettiamolo, era tutto più semplice.
Un tempo per un professionista esperto in posizionamento sui motori di ricerca -sempre ammesso che lo fosse davvero- era sufficiente fare un po’ di attività di link building, inserire qua e là qualche parola chiave nei testi e, perché no, ricorrere a qualche astuzia del tipo … nascondere le parole chiave nel testo.
Era prevedibile che le cose non potessero continuare in questa maniera ed oggi, anche i più astuti e perseveranti, hanno compreso che non c’è da scherzare: i motori di ricerca sono molti più severi e rigorosi, persino nella valutazione dei link in entrata.
Nessuna speranza dunque per le campagne di link building di tipo massivo che si rivelano oramai non solo obsolete, ma anche controproducenti dal punto di vista della SEO.
Professionisti all’attacco: ecco come fare SEO
A chi voglia lavorare sul posizionamento dei siti web “seriamente” toccherà avere una buona dimestichezza con gli strumenti presenti in rete, nonché un’esatta contezza delle risorse dalle quali può risultare realmente utile ricevere un link in entrata.
Utile la ricerca di blog tematici di qualità, all’interno dei quali pubblicare un post con relativo link al sito che si intende ottimizzare a livello SEO.
I webmaster di nuova generazione faranno bene a puntare sulla qualità: qualità nella scelta dei link in entrata, qualità dei contenuti da contemplare nel sito.
E’ necessario rivolgersi ad un professionista, di quelli seri, capaci di fare poche parole, che sappiano valorizzare un sito web, che conoscano la SEO in tutte le sue sfaccettature, in tutte le sue potenzialità.